
La lezione di Freud
Per Freud tutti gli esseri umani, uomini e donne, sono agiti da pulsioni. Tra queste, insieme a quella di thanatos, la principale è la libìdo: pulsione di natura strettamente sessuale. John Nash il protagonista della scena, confidando nella universalità di questa pulsione e quindi nella condivisa impellenza della stessa con la sua interlocutrice, taglia corto sugli eventuali convenevoli e preliminari e la invita senza mezzi termini a passare all'atto sessuale.
Ma perché John fallisce e rimedia soltanto un sonoro schiaffone ? Perché è incorso sfortunatamente in uno dei pochi esseri umani, di genere femminile, privi della libìdo ? Assolutamente no; perché la bionda sembrava bendisposta tanto da chiedergli di offrirle da bere. E allora? Allora John non ha tenuto conto dell'intero panorama degli elementi che governano la psiche umana secondo Freud, e specificamente del Super-io, che richiede, fra le altre cose, di rispettare le forme e le consuetudini sociali che i genitori per primi ci hanno disvelato. La bionda d'altronde aveva cercato di indirizzarlo sulla giusta strada dicendogli: "forse vuoi offrirmi qualcosa da bere ?". Ma l'Io di John non è stato in grado di controllare l'Es facendogli seguire i tortuosi sentieri del Super-io e così, anziché riuscire a raggiungere l'agognato obiettivo, ottiene solo la stampa di cinque dita sulla guancia. La via diretta, l'immediatezza e la sincerità, nel mondo degli umani, non sono forse la scelta migliore ?
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Commento di del 13/07/2017
<p>E\' l\'ES a sfuggire al controllo dell\'IO oppure l\'IO a sottrarsi ai dettami del SUPER IO?</p>