Lo Scacco, la Cifra e la Trascendenza
Karl Jaspers (1883-1969) ha riassunto la sua filosofia con 3 parole chiave: Scacco, Cifra e l'inafferrabile orizzonte onniabbracciante (in tedesco Umgreifende). La scena finale de "La grande bellezza" richiama in qualche modo tutti questi elementi della sua filosofia.
Lo Scacco è il naufragio, il dover fare i conti con il limite e la finitezza, con i tanti desideri ed aspirazioni irrealizzate, con l'ingiustizia, con la bruttezza estetica e morale. Jep, il protagonista del film, ha compiuto 65 anni non ha un amore vero, non ha raggiunto il successo editoriale che aveva presagito, ha una profonda consapevolezza della pochezza umana sua e di chi lo circonda. Conosce lo Scacco. "I bla bla bla, lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile".
La Cifra è un simbolo, un richiamo a qualcosa di Ulteriore, una traccia o un segno. Nella scena finale la Cifra è il faro che a tratti illumina lui, la ragazza, il mare. La Cifra è il ricordo nostalgico della ragazza, di un amore vero, indimenticabile che ha accompagnato le loro vite completamente indipendenti e distanti.
La Cifra rimanda all'Altrove, a ciò che sta dietro l'orizzonte che si manifesta solo a tratti e che certamente non si fa afferrare e rimane solo intuito: l'Umgreifende. "Gli sparuti incostanti tratti di bellezza".
La straordinaria, misteriosa e dolorosa poesia della vita.
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